Le avventure con base ad Arles proseguono il secondo giorno con l’esplorazione della Camargue in auto, delle sue paludi e delle sue saline, noi ragazze romagnole ci sentiamo a casa, sarà la pianura, saranno le valli o forse le saline, ma io qui mi sento a mio agio!!
Andiamo alla ricerca dei cavalli selvaggi, dei fenicotteri (anche se dalle nostre parti di questi ultimi ce n’è finché ne vuoi), del famoso rosa delle saline e magari verso sera di una spiaggia e di un piatto di pesce!!!
Traviate da un video di alcune ragazze che prima di noi si sono avventurate in Camargue in auto, vogliamo a tutti i costi vedere le salin de Badon, ex saline abbandonate che la natura si sta lentamente riprendendo, il video le mostrava di un rosa incredibile e volevamo assolutamente vederle… Ma probabilmente le ragazze si sono confuse nome e quello che hanno filmato decisamente non erano le salin de Badon. Infatti abbiamo trovato un paesaggio totalmente differente, quasi lunare, arso dalla calura, con tre percorsi sugli argini delle ex vasche per il sale, che attraversando la bassa vegetazione che ha sostituito l’acqua salata, portano ad altrettanti punti di avvistamento sulle valli, dai quali in base all’orario si possono vedere uccelli di varie specie e anche i cavalli selvaggi, ma di rosa nemmeno l’ombra!! Il panorama pur completamente differente da quanto ci aspettassimo è comunque affascinante. Per visitarle è meglio la mattina presto o il tardo pomeriggio perché il sole picchia duro là nel mezzo! Per accedere bisogna pagare un biglietto che non si fa lì, ma al centro di informazioni turistiche a la Capèliere poi si raggiunge l’ingresso si lascia l’auto al parcheggio interno e si prosegue a piedi. Alla luce del senno di poi, essendo un panorama molto simile a quello delle nostre valli romagnole ed avendo poco tempo, sceglierei di visitare altro, tipo i dintorni di Aiguës-mortes e le salin d’Aigues-mortes!
Per trovare il rosa sul lato sinistro dello stagno du Vaccarès bisogna arrivare invece alle salin de Giraud, vere saline tuttora funzionanti…. E guardarle col sole alle spalle in modo che il rosa e il sale diano il meglio di loro!!!!
Molto bello anche il tratto di strada che attraversa lo stagno du Vaccarès andando in direzione faro de la Gacholle, in auto si potrebbe arrivare solo al parcheggio poi bisognerebbe proseguire a piedi o in bicicletta…. ma il faro è davvero lontano, non ci sono alberi e il sole picchia…..ma il paesaggio lunare merita davvero!!!
Una sosta per rifocillarsi con prodotti tipici della zona ci capitata a fagiolo al Mas Saint Bertrand uno strano posticino con atelier d’arte annesso, dove ci hanno salvato la vita rifocillandoci ad un’ora tarda del pomeriggio!
La nostra giornata si conclude a Saintes Maries de la mer, una birretta in spiaggia per rilassarci un po’ mentre si cerca su TripAdvisor un ristorante dove mangiare qualcosa di buono…. anche se in realtà il ristorante non era niente di rilevante!
Il nostro giro completo lo trovate nella mappa qui sotto!