Tramonto sul Mekong
Sullo sfondo la Thailandia
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Abbandonata a malincuore Chiang Mai (il 30/10/2015), intraprendiamo una nuova avventura in direzione Luang Prabang, Laos. Un viaggio alla Pechino express che ci prenderà due notti e tre giorni, dove di giorno si viaggia per 7 ore tutti i giorni e al calar del sole ci si ferma per la tappa notturna si cerca un giaciglio ci si procura una cena e qualcosa da mangiare anche per il giorno dopo!
Il tutto inizia con un viaggio in bus pubblico dalla puntuale e precisa Thailandia con la compagnia Greenbus il cui biglietto per Chiang khong, prudentemente acquistato il giorno prima, ci conduce all’ultima fermata prima del confine col Laos!
Veniano scaricate esattamente nel punto di intersezione tra la strada che porta alla città e quella che conduce al passaggio di confine, dove gli efficienti conducenti dei tuk tuks thailandesi sono pronti per 50 thb a condurci alla frontiera, noi e una giovane ragazza cinese, che parla un inglese decisamente più maccheronico del nostro e alla quale prestiamo i soldi per pagare la sua quota (non aveva tagli piccoli).
Sul lato thai della frontiera a quest’ora (16:30) non c’è nessuno, passiamo al controllo passaporti ed appena oltre ci attende il bus che per 25 thb attraversa il nuovissimo ponte dell’amicizia (prima si attraversava in traghetto).
Giunte in terra Laotiana, prima cosa da fare, il visto, compiliamo tutti gli improbabili fogli dell’immigrazione, poi inizia quello che io chiamo lo “spennaggio del pollo”:
- 35 dollari per il visto;
- 40 thb perché non avevamo le 3 foto tessera richieste (sono rimaste sul tavolo di casa a Ravenna… Nessuno è perfetto!)
- 1 dollaro perché siamo arrivate dopo le 16:00 (regola molto opinabile, ma tantè, lo pagherai anche se arrivi prima delle 8 am e durante il week-end)
- 1 dollaro… pro bono, questo davvero non si è capito per cosa!!!
Finalmente, dopo tutto questo pagare, abbiamo un visto!
…Ma lo “spennaggio del pollo” è appena iniziato!!!
…diciamo che qui in Laos diversamente dalla Thailandia i prezzi per i “faran” (stranieri) sono decisamente gonfiati!
Appena uscite un intraprendente organizzatore di trasporti ci dice che per 100thb a testa ci avrebbe fatto portare in paese, ma doveva radunare almeno 10 persone e avremmo dovuto aspettare 20 minuti (cosa alquanto difficile dal momento che in frontiera a quell’ora c’eravamo solo noi e la cinese!!), intanto cominciamo a guardarci intorno per valutare le alternativ, ma il nostro braccialetto del monaco pare non funzionare in Laos! Ci tocca quindi arrenderci all’organizzatore… per fortuna a far numero si aggiungono un paio di ragazzi Laotiani (probabilmente lavoratori impiegati alla frontiera) così finalmente decide di farci partire senza attendere oltre.
Se credete che i tuk tuks thailandesi siano dei trabicoli scassati è perché non avete mai visto quelli Laotiani!!!
Il tragitto su questo trabicolo scassato per arrivare all’albergo, scelto sulla guida, dura circa una decina di minuti! Pare che per sta sera potremmo fare le signore per 8 € a testa ci accaparriamo una stanza al Riverside hotel in Houay Xay, a quanto pare il miglio hotel della città… non fatemi immaginare gli altri!!!
Ora dobbiamo procurarci il biglietto per la barca diretta a Luang Prabang, ma ormai sono passate le 18:00 e al porto è tutto chiuso, per cui ci arrendiamo a pagare 30.000kip di commissione e per un totale di 250.000 (anziché 220.000 se arrivate in tempo per prenderlo al porto) abbiamo il biglietto compreso di trasposto con tuk tuk (considerate comunque che se prendete il biglietto al porto poi dovrete aggiungere il costo del tuk tuk e potrebbero chiedervi facilmente anche 100 thb)
Già, brave davvero!…ma devo ammettere che la mia idea di vacanza probabilmente prevede un po' più di comfort e relax! Comunque pare proprio che ve la stiate cavando bene! Le puntate delle avventure sono divertenti e di sicuro utili per chi vorrà seguire un itinerario simile
Voi siete troppo brave!!
Il piatto mi ispira molto…