Oggi (15/03/2017) ci è capitata un’avventura straordinaria ad inle lake per la quale tutto il viaggio acquista un significato diverso, uno di quegli incontri per cui vale la pena affrontare tutte le fatiche del viaggio! Una specie di premio per essere arrivate fino a qui!
La giornata di oggi prevedeva: la mattina un giro tranquillo alla scoperta del paesino, che ci è piaciuto subito fin dal nostro arrivo (molto, molto carino), un giro al mercato che non manca mai, io adoro i mercati asiatici soprattutto quelli autentici, quelli dove la popolazione delle campagne viene a vendere i propri prodotti e ad acquistare quello che gli serve per la famiglia è questo di Nyaungshwe è davvero così le bancarelle per turisti sono poche e hanno prezzi molto vantaggiosi, ovviamente dovrete trattare perché fa parte della cultura, comunque potrete spuntare buoni prezzi soprattutto per i prodotti locali. Qui c’è la giada ad ottimi prezzi! In ogni caso a me piace guardare i venditori, le merci, le spezie, i fiori e fotografare le persone indaffarate oppure dormienti.
Il pomeriggio prevedeva, dopo un ottimo pranzo a Unique (un localino à conduzione famigliare che fa ottima cucina birmana), una gita in bicicletta fino alle sorgenti termali da dove dall’alto di un piccolo monastero, salendo in cima alla collina di fronte allo stabilimento termale, si può godere del panorama sul lago e sulla campagna! Partenza prevista ore 15:30 (appena cala la calura) in modo da rientrare prima dell’imbrunire (le strade oltre ad essere pessime non sono illuminate e quando è buio è buio davvero, noi non siamo abituati a questo buio!)
Così si parte e l’andata la facciamo senza deviazioni, solo con qualche fermata per fare qualche foto alle donne (o ai bufali) che fanno il bagno (o il bucato) nei canali!
Il percorso ci regala dei bei panorami sulle risaie, ma anche una bella salitona impegnativa con queste bici a nolo (3000 kyat al giorno) non proprio nuovissime!! Poi la salita a piedi fino in cima alla collina ed al ritorno altre salite fino al tramonto sulle risaie, con qualche stop qua e là lungo il percorso, fino a quando un ponticello e una stradina sulle risaie ci attira col suo verde acceso… una pedalata, una foto, una foto, una pedalata, ma cos’è quel rudere con quegli stupa davanti? Bellissimo, andiamo a vedere!
Parcheggiamo la bici e mi avvicino affascinata come sempre dagli edifici decadenti, un monaco è in piedi sul selciato, mi guarda e mi dice welcome (col senno di poi capisco che era un benvenuto di cuore) io gli rispondo che è un posto bellissimo e con riverenza mi avvicino, lui mi invita a lasciare le ciabatte ed andare avanti, salire la scala che mi indica ed aspettare. Sento che intanto lui si avvia velocemente nella parte sottostante, sale veloce delle scale da qualche altra parte nell’edificio (sento il rumore in lontananza e anche vibrare l’antica struttura in teak) poi lo sento arrivare dietro la porta chiusa, la apre e lo stupore ci prende! Davanti ai nostri occhi si accendono le luci e l’oro dei Budda tutti in fila brilla per noi in fondo alla stanza! Un altro magrissimo monaco ci viene incontro sorridente, mentre il primo apre tutte le finestre per far entrare la luce del tramonto e mostrarci la bellezza di questo antico monastero nella sua totalità! Ancora timorose ci facciamo avanti stupefatte, appena scopre che siamo italiane comincia a parlarci in italiano e a raccontarci tutto quello che sa dell’Italia, ci fa accomodare per parlare meglio e noi aggiungiamo qualche nozione ai suoi racconti! Sparisce un attimo e torna con delle arance per noi, ce le offre mentre continua a chiacchierare scopriamo che ha imparato l’italiano dai giornali e dalla radio (si prende una radio che parla italiano in Myanmar?) gli piace Roma segue le vicende dei papi ed è troppo simpatico. Si mette seduto davanti ai Budda e ci dice che possiamo fare foto liberamente…. Poi mentre sto dicendo: “chiedigli se mi puoi fare una foto con lui!” mi precede, ci chiama e dice selfie!!! Un monaco buddista di 77anni che vuole che ci facciamo un selfie con lui, non ci potevo credere!! Poi voglio assolutamente il nome del tempio e mi mostra una busta… i pochi turisti che hanno la fortuna di scovare questo meraviglioso posto e incontrare questo dolcissimo monaco chiacchierone gli spediscono i selfie, ma non solo, così gli chiediamo cosa vuole dall’Italia per contraccambiare alla sua gentilezza ed ospitalità! Si fa fare qualche foto in posa poi per finire ci mostra il suo libro degli ospiti (noi eravamo le terze della giornata) gli lasciamo la nostra dedica e un’offerta per Budda poi a malincuore ci dobbiamo congedare, si sta facendo sera e noi dobbiamo rientrare in paese prima che sia veramente buio, perchè come ho già detto qui il buio è veramente buio anche se c’è appena stata la luna piena!
Di templi, stupa, monasteri è pieno il Myanmar, ma nessuna visita ci ha mai trasmesso prima la pace di questo incontro, nessuno ci ha mai riservato un avventura straordinaria come qui a inle lake!
Chi osa, ottiene….pensa se non ci foste spinte sino li’, cosa avreste perso! La pace che trasmettono questi monaci, l’armonia, la sintonia con il loro mondo, ti bastano per una vita.
Incontro davvero emozionante!!!! Sono felice x voi di questa bellissima esperienza!