Nonostante la migliore compagnia del Myanmar, arriviamo a Kalaw shakerate anche sta volta! Il bus è molto più comodo, largo coi sedili reclinabili, si riesce anche a dormire un pochino, ma la strada che da Bagan porta a Kalaw (la stessa che proseguendo arriva anche a Inle Lake) è davvero pessima oltre ad essere tutta distrutta perché fatta male come tutte le strade del Myanmar, è anche per tre quarti piena di tornanti!! Ma almeno su questo bus essendo tutti turisti ed andando molto piano, nessuno sta male (nemmeno noi)!
Anche Kalaw ci accoglie con la pioggia (c’è questa perturbazione che ci precedente in ogni posto in cui arriviamo ed ogni volta ci dicono non è la stagione delle piogge non durerà, ma chissà perché poi le nuove non ci abbandonano!!). Quindi per arrivare al mostro albergo Morning Glory Inn ci facciamo accompagnare da un taxi per 4000 kyat (il moto taxi con lo zaino in spalla e la pioggia anche no grazie!). La serie di aggraziati bungalow sulla collina del Morning Glory Inn sono appena fuori dal paese (1,5 km) immersi nella pace (il luogo in cui abbiamo dormito meglio finora) in un bel giardino curato e rigoglioso, anche grazie al clima di Kalaw. La città è abbastanza in alto (1300m) e la sera l’escursione termica è notevole (torna utile il piumino leggero col quale siamo partite e io non disdegno nemmeno la maglina di lana sottile!).
Il primo pomeriggio qui a Kalaw lo passiamo a guardare la pioggia dalla veranda leggendo e gustando il profumo della terra bagnata nell’attesa di una tregua che arriva solo nel tardo pomeriggio, ormai troppo tardi per andare per agenzia in cerca di escursioni, ma giusto per una passeggiata in paese prima di cena.
Il paese di Kalaw è multietnico, oltre ai templi buddisti ci sono anche una moschea, una chiesa cattolica ed un tempio indù, popolazioni emigrate qui alla ricerca di lavoro quando fu costruita la ferrovia e restate poi per il clima, ma anche per le buone condizioni di vita.
Qui a Kalaw le persone non sono povere, le case sono più belle che nel resto del paese. Sono diventati ricchi, prima (al tempo della dominazione inglese) in quanto località di villeggiatura, poi per il commercio del tè verde che è prelibato e cresce facilmente in grandi quantità e delle arance di cui sono costellate le colline ed ora anche coi turisti che vanno a fare trekking. Infatti da qui si può partire per il Lago Inle con percorsi di due o tre giorni soggiornando la notte presso villaggi di montagna ospitati a casa di gente del posto, rendendosi conto di come ancora oggi vive la gente tra queste montagne!
Noi non siamo così allenate da fare due giorni di trekking, così ci limitiamo ad un giorno di trekking ed un giorno ad esplorare il paese in lungo ed in largo per poi salire nel pomeriggio verso il view point (alla fine forse l’equivalente di due giorni di trekking).
Il percorso per il view point è tutto in salita, parte dalla scalinata perpendicolare la strada principale, poi attraversa un monastero e prosegue oltre fino a salire su su sulla collina ed arrivare a tre stupa dorati che dominano la valle!
Per il terzo giorno abbiamo preso una guida presso l’agenzia storica di Kalaw, Sam, per un’escursione tra le colline coltivate a tè, aranceti, cavoli e altro, fino ad un paesino di montagna dove veniamo ospitate per pranzo in una casa locale! Il percorso prevede 18km di salite e discese e al ritorno veniamo benedette anche da una spruzzatina di pioggia, tanto per gradire! Durante il percorso la nostra giovane guida, una ragazza ventenne proveniente da un paesino vicino, risponde a tutte le nostre domande, così indaghiamo sulle abitudini alimentari del Myanmar e scopriamo che loro cucinano una volta al giorno preparando un curry generalmente di verdure (la carne si compra ogni 5 giorni al mercato e si mangia il giorno stesso perché non hanno frigorifero) poi il curry preparato al mattino si mangia tutto il giorno. Chi va al lavoro e torna solo la sera si porta il curry nella “schiscetta”, infatti la mattina nei nostri giri anche per le città più grandi abbiamo incontrato molti birmani affrettarsi per andare al lavoro con la “schiscetta” in mano! Curry mattina mezzogiorno e sera tutti i giorni….
Torniamo al percorso del trekking che è meglio!!! il giro è interessante, ma col senno di poi forse sarebbe stata meglio l’altra opzione di un giorno che prevedeva un percorso più panoramico intorno ad un lago, comunque a voi questa opzione, noi domani si riparte!
Al ritorno infatti dobbiamo ricordarci di comprare i biglietti del bus per proseguire il nostro viaggio fino ad Inle lake!
Purtroppo la distanza è breve e pare che la mattina partano solo dei taxi condivisi… condivisi coi viaggiatori locali!!… Ci risiamo….