Matera due giorni

Matera due notti

Due giorni e tre notti a Matera sono sufficienti per riuscire a esplorare i suoi magnifici sassi e a scoprire le sue bellezze, ma sono certa che  quando sarà il momento non vorrete abbandonare tutta quella bellezza! Il mio consiglio alla luce del senno di poi è prevedere di passare a Matera almeno 4 o 5 giorni, non perché due non possano essere sufficienti, ma solo per avere più tempo per:

  • immergervi nello spirito del luogo;
  • godervi quei magnifici panorami il più a lungo possibile e riempirvi gli occhi con la dovuta calma;
  • scoprire più scorci pittoreschi possibili;

… e, non da meno:

  • assaggiare quante più specialità possibile;
  • mangiare polpette di pane come se non ci fosse un domani!!!

Mi sembrano tutte ottime ragioni per pensare di fermarsi a Matera anche una settimana!

Noi purtroppo siamo restare solo due giorni e tre  notti!

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Kyoto 4 giorni

Ultima tappa di questo viaggio in Giappone ci vede esplorare Kyoto (tappe precedenti Tokyo, Takayama e Shirakawago, Kanazawa). Arriviamo a Kyoto con un treno JR Thunderbird, da Kanazawa (niente Shinkansen, per questo viaggio low budget) il biglietto si può fare agevolmente in una macchietta in stazione uno o due giorni prima, il costo si aggira sui 53€ a testa circa.


La stazione Kyoto è nuova e modernissima (disegnata dal arch. Hiroshi Hará, è un opera di architettura moderna da includere nella visita) contiene di tutto, da piani e piani di negozi a un piano dedicato ai ristoranti dove si può trovare sempre qualcosa di buono, fino ad un cinema e una terrazza panoramica dalla quale se ci avesse accolto una giornata di sole si sarebbe potuto godere di un bel panorama sulla città, ma non è stato così, ad accoglierci è stata la pioggia!

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Cimitero delle Fontanelle, Napoli

Napoli Avventure al cimitero delle fontanelle

Cimitero delle Fontanelle Rione Sanità Napoli

Il pomeriggio del terzo giorno, abbandonato il Vomero, ci attende il rione Sanità dove è situato il Cimitero delle Fontanelle antico cimitero della città. Più che di un cimitero come lo intendiamo noi oggi si tratta di un ossario con una storia davvero particolare che non tutti conoscono.

Nell’idea di qualcuno la visita a questo tempio sacro delle ossa potrebbe sembrare macabra ed irrispettosa, ma io non sono affatto d’accordo! Oltre a raccogliere le ossa  delle vittime della peste del 1656 e del colera del 1836 che dimezarono la popolazione, questo cimitero è anche rappresentativo di un fenomeno di costume storico napoletano degli anni tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni sessanta: lo spirito feticistico pagano di quello che è stato definito il culto delle “anime pezzentelle che è già di per sé un fenomeno folcloristico davvero curioso, ma poi in questa avventura c’è dell’altro!

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